Lo scopo è stato sin dall'inizio quello di valorizzare le qualità ambientali del proprio territorio.
Il Centro e le sue attività, infatti, sono rivolte alla conoscenza e valorizzazione delle sue peculiarità, viste come luogo d'esperienza della cosiddetta "Natura Artificialis", ovvero come testimonianza delle modificazioni avvenute nel territorio per mano dell'uomo riconoscibili nella cosiddetta "Valle degli orti", la Valle dell'Aso. Molte delle attività sono svolte all'aria aperta, fuori dalla nuova sede presso il convento e chiostro di San Francesco, lungo la fitta rete di sentieri pianificata sin dal 1997 e realizzata negli anni (ultimo tratto lungo le mura castellane è di recentissima apertura).
L'area di esperienza "Natura Artificialis" interessa un territorio che si estende lungo la fascia collinare litoranea marchigiana per 3.214 ha.
L'area è caratterizzata da rilievi generalmente poco acclivi con pendenze accentuate in prossimità del colle in cui la quota massima viene raggiunta in corrispondenza del centro storico con 463 s.l.m. I contenuti ambientali dell'area sono valutabili direttamente dall'uso del suolo, utilizzato nella maggior parte per colture agrarie, erbacee ed aboree.
Le principali colture erbacee praticate sono: cereali, girasole, barbabietola in collina ed ortive il pianura. Per ciò che concerne le colture arboree troviamo la vite e l'olivo in collina e fruttiferi e vivai in pianura. La nuova sede presso il convento di San Francesco è attualmente in fase di allestimento. Essa consta di un'ampia sala lettura con biblioteca e videoteca specifica, un laboratorio didattico scientifico con tavoli ed attrezzatura per il lavoro di gruppo fino ad massimo di 25 alunni.
Nei locali è inoltre allestita una mostra fatta con pannelli didattici dove sono spiegate le specificità territoriali.